Dopo anni di denunce e di abbandono del quartiere di Piazza Grenoble i residenti insieme a Rifondazione Comunista hanno deciso di presentare una raccolta firme.
Il 22 Novembre sono state infatti consegnate più di 130 firme per chiedere la riqualificazione del quartiere di Piazza Grenoble. Questo periodo di raccolta firme è stato un occasione per i residenti e le attività commerciali di ragionare sul futuro della zona. La petizione chiede esplicitamente una maggior illuminazione pubblica , una manutenzione del verde , una maggior pulizia e manutenzione delle piazze. Interessante è stato anche il dialogo aperto sulla possibilità di dedicare parte di piazza Corsica per i giochi e sport per i ragazzi, che spesso non hanno spazi adatti per vivere il quartiere .
Questa è la discussione che in questo quartiere si sta ma mano creando, ma la classe politica della città sarà pronta ad accogliere le istanze e le proposte che si stanno facendo avanti oppure lascerà cadere nel vuoto come è già successo in passato?
In attesa di una politica più responsabile e attenta al futuro del nostro paese chiediamo al commissario prefettizio di adoperarsi per le opere per noi urgenti come la manutenzione degli alberi e della pavimentazione presenti su piazza Grenoble e la pulizia delle piazze .
Il giorno 12 novembre si è concluso dopo 5 mesi l’esperienza dell’anatra zoppa nella nostra città.E’ evidente che il dato dell’anatra zoppa viene da un voto incentrato sulla persona insieme una legge elettorale sbagliata. Quello che secondo noi è importante invece non è la politica incentrata sulla persona ma una politica incentrata su idee, programmi e progetti.
Quello che invece la classe politica cittadina (ormai inadeguata) va strutturando è ancora una volta una politica ab-personam.
Invece c’è bisogno di uno politica che dia delle risposte serie alle problematiche che ogni giorno riscontra la gente, come ad esempio il diritto alla casa, al lavoro, ad un ambiente pulito e alla salute, risolvere il degrado delle periferie e tanti altri problemi.
Questo è quello che la classe politica insieme alla gente è chiamata a fare sia a livello nazionale che a livello locale ed è questo che noi Comunisti continueremo a fare.
Giuseppe Sayan militante PRC Corato
Rifondazione comunista conferma Vito Conca segretario della sezione di Corato.
Le votazioni si sono svolte nel pomeriggio del 5/11/2013, nella sede di via Medici, durante il nono congresso straordinario
Il congresso è stato un momento importante da cui ripartire con tutte le nostre battaglie in difesa dell’ambiente , in difesa del lavoro e dei diritti.
Un momento di analisi per compagni /e che attraverso il voto dei documenti nazionali hanno potuto dare il loro parere sul futuro del nostro partito
È stato importante vederci circondari non solo dai tesserati ma anche da tutte quelle persone che ci sostengono pur non essendo militanti.
In questi giorni si è attendato a Corato un circo con animali a seguito. A luglio i coratini si erano espressi , tramite sondaggio voluto dal sindaco, negativamente sulla presenza di questa tipologia di circhi nel territorio di Corato. Su questa tematica è nato il “Comitato No al circo con animali a Corato” che ha raccolto oltre mille firme a sostegno della propria causa.
Il Sindaco dalla sua pagina facebook fa sapere che: Circo ed animali: il Tar Puglia con ord. 399 del 5.09.2013 ha sospeso un atto del Comune di Brindisi (in materia di impiego di animali nei circhi) evidenziando che il Comune non puo’ inibire l’uso di animali nei circhi in quanto riconosciuto e valorizzato da leggi statali. per Questo e’ il motivo cui non abbiamo potuto tradurre in prescrizione normativa l’opinione, largamente espressa dai partecipanti al sondaggio indetto dall’amministrazione nel mese di luglio, contraria all’uso di animali nei circhi. Personalmente condivido la tesi di chi e’ ostile all’impegno di animali, pero’ non posso ignorare il tenore di un provvedimento giurisdizionale emesso dallo stesso tribunale che sarebbe eventualmente chiamato a decidere su di un ricorso avverso un nostro ipotetico provvedimento prescrittivo.
Noi riteniamo invece che un ordinanza comunale che impedisca la presenza di circhi con animali esotici e/o selvatici a seguito sia possibile utilizzando alcuni accorgimenti. Rifacendosi alle esperienze di altri comuni e regioni e sfruttando gli “errori” commessi da loro, le associazioni ambientaliste hanno formulato delle proposte per aggirare gli ostacoli. il comune di Corato si mobiliti affinché La Giunta della Regione Puglia recepisce anch’essa le linee guida della Commissione CITES il Consiglio comunale di Corato deve approvare un regolamento per le attività di spettacolo viaggiante, disponendo che nel territorio comunale non pisiano ù accolti spettacoli di intrattenimento pubblico o privato con uso di animali di specie selvatiche ed esotiche individuate dalla Commissione scientifica CITES del 2006, che sono: primati, delfini, lupi, orsi, grandi felini, foche, elefanti, rinoceronti, ippopotami, giraffe e rapaci. Inoltre chiediamo che il comune di Corato si mobiliti affinché La Giunta della Regione Puglia recepisca anch’essa le linee guida della Commissione CITES.
Alleghiamo un esempio di come potrebbe essere formulata un ordinanza, senza voler per questo scavalcare le competenze tecnico giuridiche di chi è legalmente legittimato a farlo.
CITTA’ DI CORATO
ORDINANZA SULL’UTILIZZO DI ANIMALI APPARTENENTI A SPECIE SELVATICHE ED ESOTICHE IN SPETTACOLI E ALTRI INTRATTENIMENTI
IL SINDACO
Ravvisata la necessità di tutelare le specie animali in conformità ai principi etici e morali della comunità;
= Vista la Dichiarazione Universale dei Diritti degli Animali proclamata il 27/01/1978 a Bruxelles su iniziativa UNESCO, la quale all’Art. 4 cita: “ogni animale che appartiene a una specie selvaggia ha il diritto di vivere libero nel suo ambiente naturale terrestre, aereo o acquatico e ha il diritto di riprodursi;
ogni privazione di libertà anche se a fini educativi, è contraria a questo diritto”, e all’art. 10 “nessun animale deve essere usato per il divertimento dell’uomo; le esibizioni di animali e gli spettacoli che utilizzano degli animali sono incompatibili con la dignità dell’animale”;
= Visto il D.M. del 31.12.1979 “Convenzione di Washington sul commercio delle specie animali e vegetali in via di estinzione”, ratificata dalla L. n° 874 del 19.12.1975;
= Vista la L. n° 503 del 5.5.1981 di ratifica ed esecuzione della Convenzione di Berna relativa alla conservazione della vita selvatica e dell’ambi ente naturale in Europa del 19.9.1979;
= Visto il Regolamento (CE) n. 01/2005 del Consiglio, del 22 dicembre 2004, sulla protezione degli animali durante il trasporto e le operazioni correlate che modifica le direttive 64/432/CEE e 93/119/CE
= Vista la Legge 18 Marzo 1968, N. 337 – “Disposizioni sui circhi equestri e sullo spettacolo viaggiante”;
= Visto l’art. 3 del D.P.R. 31.3.79 che attribuisce ai comuni funzione di vigilanza sull’osservazione di Leggi e regolamenti generali e locali relativi alla protezione degli animali e alla difesa del patrimonio zootecnico;
= Visto il D.M. 19.4.1996 recante l’elenco delle specie animali che possono costituire pericolo per la salute e l’ incolumità pubblica, di cui è proibita la detenzione;
= Viste le “Linee Guida per il mantenimento degli animali nei circhi e nelle mostre itineranti”, come aggiornate dalla Commissione Scientifica CITES in data 19 aprile 2006, emanate con il fine di:
-Fornire indicazioni aggiuntive ai criteri già elaborati, al fine di chiarire aspetti controversi o incompleti e di integrare le precedenti linee guida, estendendone l’ambito di applicazione anche ad altre specie animali;
-Proporre un protocollo operativo alle amministrazioni locali da adottare per il rilascio delle autorizzazioni all’attendamento dell’attività circense presso i Comuni Italiani;
= Considerato che nella legislazione sopraccitata e soprattutto nelle Linee Guida emanate dalla Commissione Scientifica CITES 2006 del Ministero dell’Ambiente, viene sottolineato che, nei confronti di alcune specie animali in particolare, il modello di gestione risulta incompatibile con la detenzione al seguito degli spettacoli itineranti;
= Preso atto che la stessa Commissione Scientifica CITES, in data 20 Gennaio 2006, ha stabilito che le barriere elettrificate, pur essendo un sistema largamente usato per recintare spazi esterni destinati ad ospitare gli animali dei circhi come mezzo per il contenimento degli animali pericolosi, non possano essere considerate sufficienti a garantire l’incolumità pubblica intesa come contatto con il personale addetto ed in seconda istanza come contatto esterno in caso di fuga degli animali dalle aree autorizzate, in particolar modo per gli esemplari di grande taglia e potenzialmente pericolosi;
= Preso atto dell’evidente mancanza di normative specifiche che definiscano protocolli operativi finalizzati al controllo delle malattie infettive e diffusive che possono interessare i rettili, a differenza di altre classi di animali;
= Verificato che per le specie esotiche non elencate nelle “Linee Guida per il mantenimento degli animali nei circhi e nelle mostre itineranti” non sono previsti requisiti minimi per una corretta detenzione;
= Sentito il Servizio Veterinario dell’ASL di Bari;
ORDINA
1) E’ fatto assoluto divieto sul territorio comunale di utilizzare ed esporre animali appartenenti a specie
selvatiche ed esotiche, previste dal CITES del 2006 in attività di spettacolo ed intrattenimento pubblico, cioè : Primati, Delfini, Lupi, Orsi, Grandi Felini, Foche, Elefanti, Rinoceronti, Ippopotami, Giraffe, Rapaci.
2) Fermo restando quanto stabilito dall’art. 1, e recependo le raccomandazioni della Commissione Scientifica CITES del 2006 in merito alla detenzione di specie il cui modello gestionale non è compatibile con la detenzione in una struttura mobile ed in particolare: primati, delfini, lupi, orsi, grandi felini, foche, elefanti, rinoceronti, ippopotami, giraffe, rapaci,è consentito l’attendamento esclusivamente ai circhi e alle mostre zoologiche itineranti aventi al seguito animali appartenenti alle seguenti specie – nel rispetto dei requisiti strutturali sotto indicati:
Zebra, Camelidi (cammello, dromedario, vigogna, guanaco, alpaca, lama):
ricoveri di 12 mq per ogni individuo, forniti di lettiera in paglia e di oggetti per stimolare l’interesse degli animali. Per la zebra almeno 12 gradi centigradi di temperatura ambiente.
Spazio esterno di 150 mq fino a 3 esemplari, ampliato di 25 mq per capo in più. Possibilità di separazione in casi di incompatibilità di specie o di sesso (ad esempio per i maschi adulti).
Gli animali non devono essere legati a pali. Se lo spazio esterno è unico deve esserne garantito l’utilizzo a ogni esemplare per almeno 8 ore al giorno. Possibilità di accesso ad area protetta dal vento e dalle intemperie.
Bisonti, Bufali ed altri bovidi: ricoveri di 25 mq per animale. Spazio esterno di 250 mq fino a 3 esemplari, ampliato di 50 mq per capo in più. Gli animali non devono essere legati a pali.
Struzzo e altri ratiti: recinti di almeno 250 mq fino a 3 capi, ampliati di 50 mq per capo in più.
Possibilità di accesso a tettoia o stalla di 6 mq per un capo, di 12 da 2 capi in su.
3) Fatti salvi i divieti è fatto comunque obbligo ai circhi attendati sul territorio del Comune con al seguito animali appartenenti a specie selvatiche ed esotiche di:
a. Assicurare che i ricoveri degli animali al seguito siano contenuti in un perimetro recintato che impedisca l’entrata di persone non autorizzate e li miti il rischio di fuga degli animali;
b. Disporre di un piano di emergenza in caso di fuga degli animali appartenenti alle specie pericolose per la salute e l’incolumità pubblica ai
sensi dell’articolo 6 della Legge 150/1992;
c. Assicurare l’assistenza veterinaria agli animali al seguito;
d. Non mantenere vicine specie fra loro incompatibili per motivi di competizione (per differenza di età e per gerarchie sociali), di sesso, di rapporto preda-predatore.
e. Non utilizzare il fuoco negli spettacoli con animali;
f. Non utilizzare gli animali prelevati in natura;
g. L’attendamento è vietato in ogni caso qualora gli spazi a disposizione degli animali non corrispondano alle misure minime richieste e/o non siano conformi alle richieste di legge e della presente ordinanza.
In deroga al divieto di cui al precedente Art. 1 è consentita l’esposizione degli animali di cui all’Art. 2) a condizione che gli animali siano esposti esclusivamente all’interno delle strutture e dei ricoveri loro destinati, ed assicurando l’impossibilità di contatto fisico diretto fra pubblico ed animali, garantendo in ogni momento la presenza di una adeguata distanza di sicurezza.
4) La struttura che fa domanda di attendamento presso il Comune deve attenersi alle seguenti disposizioni:
a) Le domande, redatte su carta legale, devono essere presentate entro il 31 Dicembre dell’anno in corso per l’attività da svolgere nell’anno successivo.
b) Il periodo di installazione dei circhi equestri è quello compreso tra il 1 Novembre ed il 10 Gennaio di ogni anno, non verrà rilasciata più di una concessione all’anno.
c) Nelle domande dovranno essere specificati:
– il cognome e nome del richiedente, titolare della licenza d’esercizio;
– la precisa denominazione del complesso che si intende impiantare;
– la residenza o sede legale, il numero di codice fiscale o partita IVA del titolare della licenza;
– le dimensioni del tendone, degli ingressi coperti, della biglietteria, delle gabbie, delle scuderie e di ogni altro ingombro;
– dimensioni dell’area occupata delle carovane abitative e dei carriaggi per i quali si richiede l’autorizzazione alla sosta;
– il periodo richiesto per lo svolgimento dell’attività con la precisazione della data di inizio e fine rappresentazioni.
d)Alla domanda dovrà essere sempre allegata:
– fotocopia autenticata della licenza d’esercizio;
– fotocopia autenticata dell’idoneità alla detenzione degli animali ed elenco degli animali autorizzati, integrato da autodichiarazione, in caso di variazioni rispetto all’autorizzazione;
– fotografia a colori dello chapiteux che si intende installare;
– autodichiarazione attestante il diametro dello chapiteux, il numero dei posti a sedere ed il numero del personale impiegato nell’anno precedente e per il quale sono stati versati i relativi contributi.
Tale autodichiarazione è indispensabile al fine di determinare la categoria del complesso circense, di cui all’ art 35 del Regolamento per la Disciplina delle Attività dello Spettacolo Viaggiante e dei Circhi Equestri summenzionato.
5. L’autorizzazione all’installazione del complesso circense è subordinata all’osservanza della seguente condizione, che dovrà essere soddisfatta almeno 20 giorni prima dell’effettiva occupazione:
– aver stipulato fideiussione bancaria o assicurati va di Euro 6.000,00 per i complessi di Classe 1 e di Euro 3.000,00 per gli altri complessi a titolo di cauzione.
Contestualmente si dovrà trasmettere all’Ufficio Comunale competente:
– dichiarazione attestata che nessun animale è stato prelevato in natura;
– dichiarazione che attesta la capacità di assicurare l’assistenza veterinaria oppure dichiarare il nominativo del medico veterinario che assicura l’assistenza veterinaria;
– planimetria con data e firma a cura di tecnico abilitato;
– piano di emergenza in caso di fuga di animali pericolosi;
– copia dell’autorizzazione prefettizia ai sensi dell’art. 6 L.150/92 relativa agli animali che possono costituire pericolo per la salute e l’incolumità pubblica;
– dichiarazione del legale rappresentante del circo che non ha ricevuto condanne o rinvii a giudizio per maltrattamento di animali;
– copia della Polizza Assicurativa R.C. e relativa quietanza valida per il periodo d’insediamento.
6.Le domande prive della suesposta documentazione, incomplete dei dati richiesti, inviate e/o integrate oltre i termini fissati, non saranno ritenute valide e verranno respinte.
7.Non saranno prese in considerazione, e saranno pertanto da considerarsi respinte, le domande presentate al di fuori dei termini di cui al punto 4) la lettera a).
Il giorno 05/11/2013 alle ore 17.00 presso la sezione del partito della rifondazione comunista in Via Luigi Medci n 27 si terrà il Congresso di circolo Straordinario.
Qui di seguito troverete il link per poter leggere i tre documenti congressuali approvati dal Cpn e che verranno sottoposti a votazione:
http://www2.rifondazione.it/primapagina/?page_id=7870 .
Buon congresso a tutti i compagni e le compagne!
Si invita alla partecipazione libera
Sono passati ormai 8 mesi da quando abbiamo denunciato l’intensificarsi delle esercitazioni militari nel Parco dell’alta Murgia.
Le istituzioni (Ente Parco, deputati, Provincia, Regione) al momento non hanno voluto dare delle risposte concrete lanciandosi in un valzer mediatico che non porta a nessun cambiamento della situazione del nostro parco .
Anzi il ministero della difesa ha già annunciato la ripresa delle esercitazioni militari l’8 ottobre.
Per questo motivo Rifondazione Comunista lancia un SIT-IN di protesta il 7 ottobre alle ore 10.00 sotto gli uffici della Presidenza Della Regione, al quale tutte le associazioni e i cittadini sono invitati a partecipare per dire:
NO AI POLIGONI MILITARI! NO ALLE ESERCITAZIONI MILITARI NEL NOSTRO PARCO!
Noi residenti e negozianti di Piazza Grenoble e Piazza Corsica, in questi ultimi anni, ci siamo più volte lamentati della situazione di degrado in cui versa il nostro quartiere, sito a poche decine di metri dal Corso, con la vecchia amministrazione e con le autorità preposte, ma mai nessuno si è interessato di questo problema.
Ultimamente la nostra situazione sta diventando sempre più esasperata. Gli ultimi due incendi d’auto avvenuti a un mese di tempo l’uno dall’altro sono il segnale di un disagio che sta prendendo una brutta piega.
Noi cittadini chiediamo che ci sia una reale riqualificazione del quartiere a partire da un’illuminazione adeguata. Il verde pubblico ”chiede a gran voce” una manutenzione. Altro problema che deve essere risolto è quello della pulizia delle piazze: i cassonetti per i rifiuti solidi urbani, spesso incendiati, stracolmi e maleodoranti; l’aiuola recintata era diventata una discarica a cielo aperto che abbiamo bonificato da soli.
In questi giorni abbiamo attivato una raccolta di firme che è attiva tutti i giorni dalle ore 20 in Via L. Medici N 27 (presso la sede di Rifondazione Comunista), oltre che con il “ porta a porta “degli interessati, per chiedere un intervento dell’amministrazione comunale.
Noi tutti speriamo che il malessere di questo quartiere diventi oggetto di discussione del prossimo consiglio comunale e che queste piazze riprendano vita e siano polo di attrazione per noi cittadini.
Chiediamo che seriamente sia presa in considerazione la volontà dei cittadini tanto osannata in campagna elettorale.
I Circoli di Rifondazione Comunista presenti nel territorio del parco dell’ Alta Murgia sono venuti a conoscenza da parte di una fonte attendibile della decisione da parte del Ministero Della Difesa di installare un nuovo poligono militare all’interno del parco stesso. Questo da parte nostra ha suscitato interesse e sgomento .
Infatti dalle prime ricerche sul sito del parco risulta che l’ente ha già destinato il 30% del suo territorio proprio ai poligoni militari.
I siti che ci vengono indicati dalla fonte risultano essere fra Poggiorsini e Corato ma pare che la zona interessata sia molto più vasta; inoltre i comuni interessati (quasi tutti quelli dell’ente) sono stati avvisati già da tempo della nascita del futuro poligono.
Questo ci ha spinto ad andare personalmente nelle zone indicate e ci è subito parso in risalto l’aspetto paesaggistico: infatti nella zona ci sono i resti del Castello e della rocca del Garagnone, strutture risalenti al 1100 D.C., entrati a far parte del patrimonio paesaggistico e naturale del parco.
Oltre all’aspetto paesaggistico è da non sottovalutare l’impatto che avrà sulla pastorizia e sulla fauna selvatica (volpi, lupi, talpe, falchi grillai e pellegrini ed altre specie autoctone), sulla flora e sull’agricoltura: infatti le zone interessate sono tutt’ora adibite alla coltura di cereali.
Ancor più allarmante è il dato relativo alla salute degli abitanti delle cittadine limitrofe: infatti le esplosioni prodotte dalle simulazioni di guerra rilasciano nano particelle di metalli pesanti nell’aria e sul terreno, inquinando la falda acquifera e entrando nei tessuti umani (e non solo) senza più uscirne causando gravi malattie fra cui formazioni tumorali.
Siamo preoccupati per quello che è successo in Sardegna.
Dalla relazione dell’ Asl veterinaria di Cagliari risulta che il 65% degli allevatori presenti nelle vicinanze della base militare di Quirra sono malati di tumore, molti animali risultano avere gravi malformazioni e ci sono ancora oggi indagini epidemiologiche sui militari presenti nella base e sui residenti della zona; ci sono stati vari danni al patrimonio ambientale e paesaggistico e solo grazie alla commissione d’inchiesta del Senato si sta portando alla lenta chiusura il poligono e si lavora ad un progetto di bonifica.
Affinché non si viva lo stesso dramma sardo, abbiamo fatto richiesta di incontro con il presidente dell’ente parco, e con i rappresentanti dei vari comuni interessati.
Ci teniamo ad un coinvolgimento di tutte le associazioni e tutti i cittadini che hanno a cuore la questione ambientale ed il tema della salute per far sì che il nostro parco, che vive già una situazione di sfruttamento e denaturazione causata da spietramento, eolico e fotovoltaico selvaggio, non diventi anche uno scenario di guerra.
Rivoluzione Civile a Corato ha deciso di concludere la campagna elettorale trattando le tematiche della scuola, in quanto ritiene che saranno le nuove generazioni a migliorare la nostra società. La conoscenza, la cultura, e l’informazione sono beni comuni, non privatizzabili, e non mercificabili. A tutti va garantito il diritto all’istruzione. Solo l’intervento pubblico può garantire un reale pluralismo e una reale indipendenza della produzione e dell’offerta di cultura e di informazione. Le controriforme varate dal ministro Gelmini a partire dal 2008 hanno rappresentato il più profondo ed organico attacco alla scuola pubblica disegnando un sistema scolastico impoverito, nelle risorse, nel tempo di ispirazione prettamente classista. Vogliamo invertire questa tendenza. Nell’immediato devono essere recuperati i pesanti tagli operati dai Governi Berlusconi e Monti, mentre vanno eliminati i finanziamenti pubblici e privati diretti e indiretti alle scuole private. Occorre fermare definitivamente qualsiasi progetto di privatizzazione del sistema di istruzione. La scolarizzazione fino al 18° anno di età è condizione imprescindibile per garantire a tutti un livello di formazione adeguata per essere cittadini consapevoli. Vogliamo che sia rispettato il limite di 25 alunni per classe, 20 in presenza di alunni con disabilità. Vogliamo la stabilizzazione del personale precario, che a pieno titolo, da anni garantisce il funzionamento delle nostre scuole. La libertà di insegnamento garantita dalla costituzione è sempre più esposta al rischio di interferenze esterne. La scuola pubblica deve rimanere terreno di incontro e di confronto tra le diverse culture.
Vogliamo perciò che recuperi la faccia pluralista contro ogni ingerenza confessionale e ogni forma di discriminazione.
Per questo venerdì 22 febbraio alle 20:30 presso Via Luigi Medici 27 si terrà l’iniziativa di fine campagna elettorale con Gianni Porta, ricercatore universitario e consigliere comunale, Luigi Liantonio, docente di scuola superiore, e Elisa De Nicolò, candidata alla camera
evento facebook:https://www.facebook.com/events/401159016587223/